domenica 25 marzo 2012

Spread Btp bund

I timori legati al rallentamento della crescita globale, riemersi ieri con i deludenti dati macroeconomici di Cina e zona euro, e il riaccendersi delle preoccupazioni legate alla situazione finanziaria della periferia europea continuano a pesare sul mercato obbligazionario italiano, reduce da tre sedute poco brillanti.
    "Non c'è stata una gran reazione dopo i cali degli ultimi giorni, il mercato è molle, gli scambi limitati" dice un dealer da Milano.
    Secondo dati Tradeweb, intorno alle 12,30 il differenziale di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni si allarga a 331 punti base dai 319 punti base della chiusura di ieri, toccando il livello più alto dall'inizio di marzo. La settimana scorsa si era stretto fino a 277 punti base, minimo da metà agosto 2011.
    Il rendimento del decennale italiano sale al 5,172% dal
5,097% del finale di seduta di ieri.
    "Stanno riemergendo alcuni temi specifici sui periferici
europei che erano le operazioni di finanziamento extralunga
della Bce avevano messo in ombra" prosegue l'operatore.
   
    SITUAZIONE FINANZIARIA SPAGNA SOTTO LA LENTE
    A catalizzare l'attenzione è la situazione della Spagna, che
per quest'anno non sarà in grado di rispettare l'obiettivo del
deficit concordato con le autorità europee, e deve confrontarsi
con un tasso di disoccupazione del 23% e con la dissestata
situazione finanziaria dei governi regionali.
    "E' la situazione finanziaria della Spagna ad essere
l'osservata speciale in questo momento e che pesa sull'intera
periferia europea, Italia compresa" dice un secondo dealer. 
    Il ministro dell'Economia spagnolo Luis De Guindos ha
cercato di rassicurare i mercati ribadendo l'impegno del governo
al rientro del deficit e definendo un'assoluta sciocchezza
qualsiasi paragone con la Grecia.
    Il decennale spagnolo cede 28 centesimi e rende il 5,54% con
uno spread sul Bund che si attesta a 367 punti base.
.
   
    EVOLUZIONE DIBATTITO SU LAVORO OSSERVATO CON ATTENZIONE
    Ma se la tendenza degli operatori è quella di imputare le
pressioni degli ultimi giorni sui Btp a cause "principalmente
esogene", gli stessi dealer riconoscono come l'evoluzione del
dibattito sulla riforma del lavoro sia monitorata con molta
attenzione.
    "Più che la riforma del lavoro in sè, quello a cui si guarda
è la tenuta dell'esecutivo. Qualora sul tema del lavoro dovesse
acuirsi la tensione tra le diverse anime che sostengono il
governo, e ciò dovesse mettere a rischio il governo, allora
sarebbe un problema" dice un trader di una delle principali
banche italiane.
    Il Consiglio dei ministri inizia oggi l'esame del testo sche
passerà poi al Parlamento. Il governo non cede sulla modifica
dell'articolo 18, sebbene il premier Mario Monti si sia
impegnato a una formulazione della norma in grado di scongiurare
abusi.
    Sindacati e Partito Democratico chiedono di consentire al
giudice la possibilità di reintegro per i licenziamenti
illegittimi di tipo economico, mentre il Popolo della Libertà
appoggia pienamente la linea dell'esecutivo.
   
    ASTE BOT, ATTESA RIDUZIONE IMPORTI GRAZIE A BTP ITALIA
A mercati chiusi, il Tesoro comunicherà i quantitativi di Bot,
Ctz e Btpei in asta la settimana prossima.
    Per quanto riguarda i Bot, il mercato si attende un importo
offerto inferiore agli ultimi collocamenti, a fronte del buon
esito del collocamento del Btp retail.
    "Escludo possa essere riproposto un Bot flessibile, mentre
per quanto riguardo il 6 mesi credo che l'importo sarà inferiore
rispetto all'ultima asta" dice un trader. Lo scorso 27 febbraio
Il Tesoro aveva messo sul piatto 8,75 miliardi di Bot a 6 mesi.

Nessun commento:

Posta un commento