domenica 27 luglio 2014

COSTA CONCORDIA

Oggi è un giorno che non può certo essere definito come lieto fine, perché non c'è nessuna possibilità di essere felici, festeggiare o fare cerimonie di gioia quando andiamo a chiudere una vicenda che ha avuto 33 morti. Oggi è il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine verso il Giglio», ha detto il premier.

«È il momento della gratitudine per chi ha fatto l'impresa, per team di ingegneri che ha studiato una soluzione inedita. La qualità straordinaria di tante persone ha riportato qua la nave dopo l'errore di qualcuno, non possiamo dire che ha rimediato, ma...», ha detto ancora il premier.

Nella vicenda della Concordia «l'errore è stato dell'Italia» e questo «sarà definito in sede penale» ma «quello che è stato fatto ora», con il recupero del relitto «non era mai stato fatto prima. Sta roba qua siamo riusciti a farla solo noi italiani con ingegneri straordinari», ha sottolineato Renzi. «Abbiamo dimostrato di poter essere reattivi e soprattutto attrattivi per gli investimenti internazionali», ha aggiunto.

«Non c'è la possibilità di essere felici quando si arriva a chiudere una vicenda che ha portato a 33 morti. È il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli abitanti del Giglio e a tutte le forze di polizia e di volontariato. Non è il giorno della conclusione di questa storia, ma è un nuovo inizio», ha sostenuto ancora il premier. «Grazie alla protezione civile, hanno preso molto vento in faccia, ma oggi è una giornata di festa», ha continuato. Il premier ha ringraziato in particolare Franco Gabrielli per il lavoro fatto per la Concordia. «Il capo della protezione civile Franco Gabrielli è stato il regista di
un'operazione molto complessa. Ha sopportato qualche cattiveria di troppo, ma ci è abituato. Ha la scorza dura», ha affermato Renzi.

«I francesi devono fidarsi di noi», ha quindi sottolineato Renzi, riferendosi alle polemiche sull'aspetto ambientale fatte dal ministro dell'ambiente Segolene Royal. E poi, ha ricordato il premier, oggi a Parigi c'è profumo d'Italia con Vincenzo Nibali al Tour.

«La Concordia oggi è in porto a Genova: il porto di Piombino non era assolutamente in grado di accoglierla. Ma non lo abbandoneremo, smantellerà due navi militari», ha poi osservato il premier.